In altri casi invece le considerazioni foniche pervadono
il testo al punto da contribuire al contesto con le loro qualità musicali-evocative
quanto il significato stesso, se non di più, come forse nel caso di La
negra (1987): "Ti cerca una negra.../al telefono un attimo.../ ma
l'ombra è ambra..." e "... l'anima è magra/...in questa giostra pigra"
o Gratis (1981): "Via da questa mischia,/ c'è qualcuno che cincischia.../ma
la storia se ne infischia..."
2.3 Evocazione strumentale
La musica trabocca sul testo come una presenza continua
sia nei temi trattati, sia in piccoli accenni. Innumerevoli sono i riferimenti
a danze e ballerini, orchestre, musicisti e strumenti. Ma è quando questi
riferimenti vengono rispecchiati in alcuni elementi dell'arrangiamento
che il ruolo del "regista" diventa più evidente, laddove cioè strumentazione
e idiomi musicali, accuratamente assemblati, sono utilizzati per creare
precisi effetti teatrali.
La versione dal vivo, dei tardi anni '80, della canzone Dancing
(come la si può ascoltare nell'album Live del 1988) è certamente
un esempio a proposito: non solo la modalità d'impiego degli ottoni, ma
il fraseggio stesso del loro motivo di "fanfara" riecheggia un tipo particolare
di swing, come stilizzato con molto successo anche per cinema e
teatro (basti pensare ai lavori del grande Bernstein). Questo dà alla
danza non soltanto un contesto temporale, ma le conferisce anche una sua
particolare drammaticità. E' interessante osservare che la versione originale,
presa in studio (Appunti di viaggio, 1982), contenga allusioni
sensibilmente diverse: assenti le spazzole jazz nelle percussioni, più
trattenuti i fiati a favore degli elementi "elettrici". L'effetto complessivo
è quello da discoteca anni '70, con un'aria decisamente più cool
da disco latino-americano e i versi stessi, di conseguenza, evidenziano
un contesto piuttosto differente.
Ma esiste pure una terza versione, eseguita dall'artista in tour
nel '93 e dintorni, e questa avvicina ulteriormente la danza ai nostri
giorni attraverso l'uso di percussioni salsa, un riff di chitarra
funky e uno stacco di jazz moderno, trasformandolo in una specie
di sintesi storica di tutti i possibili adattamenti. Le suggestioni da
"dance-hall" e della grande orchestra sono mantenute attraverso tutte
le reincarnazioni della canzone, con vari gradi di enfasi, in quanto
implicite nell'idioma del motivo ricorrente dei fiati. Nelle versioni
successive, Conte si diverte ad esplorare il modo in cui diversi arrangiamenti
possono condizionare le possibili suggestioni insite nel brano originale.
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