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intrapreso dal Dipartimento di Italianistica dell'Università "La Sapienza" di Roma (2), il "ritmo dialogico e colloquiale dell'orditura sintattica" è stato estesamente ed accuratamente messo a nudo; ciò è stato già posto in evidenza tramite alcuni esempi, nel precedente articolo.

3.1.1 Registro

Se ci soffermiamo sulla canzone Dancing, possiamo notare, fin dall'inizio, come il registro adoperato sia generalmente familiare e diretto: "C'è stato un attimo/ che tu mi sei sembrata niente/ è stato quando la tua mano/ mi ha lasciato solo, e inesistente,/ hai volteggiato e sei tornata qui…". "C'è stato… che tu mi sei sembrata... sei tornata... poi nessuno...", tutte forme espressive immediate e quotidiane che avvolgono le parole chiave, dando all'insieme una qualità complementare alla base musicale, laddove un appesantimento concettuale o un'eccessiva ricercatezza poetica la sovrasterebbero. La qualità colloquiale mostra qui d'essere mantenuta anche perché nello svolgersi del testo non c'è uso di inversione sintattica.

3.1.2 Uso delle immagini

Eppure in questi versi di apertura le immagini riescono anche ad essere sorprendentemente evocative: il passo di danza nel quale i due partners si separano, per riunirsi dopo la piroetta della donna, è istintivamente e iperbolicamente trasformato in un istante in cui il protagonista, d'improvviso, sente la completa e assoluta mancanza di lei, come se fosse stato lasciato per sempre, mentre la velocità e la leggerezza del suo danzare rendono la donna effettivamente invisibile. Allo stesso tempo l'uso di una forma di anafora colloquiale ("e inesistente... e sei tornata... e poi.."), qui—ma anche nel seguito del testo—ha l'effetto di sottolineare e rafforzare il senso di precipitazione degli eventi.

Fino ad ora è stato enfatizzato non soltanto il dinamismo della situazione, ma anche, nella danza, la relazione interna alla coppia. Questo aspetto è ulteriormente esplorato nei versi successivi e presentato come una sorta di competizione, conscia o meno: un duello non dichiarato. Vi si allude appena, con sottile riferimento, laddove, per nessuna apparente ragione, i due si sorridono e si salutano, quasi seguissero la formula di un rito, "ci siam sorrisi e salutati e siam rimasti in pista". La natura agrodolce del rapporto è quindi esplicitamente rivelata: "questa nostra danza/ mezza dolce e mezza amara/ e siam rimasti in gara".

3.1.3 Doppio senso

Un'altra finezza è l'ambiguità di "e siam rimasti in gara", riecheggiato poco dopo da "e siam rimasti in pista". Messo così, potrebbe pure essere che essi stiano partecipando ad una gara di ballo, ma, nel contesto degli altri riferimenti, viene affacciata alla mente la rivalità interna che la coppia appare recitare, fatta di piccoli reciproci scherni, con una risultante commistione d'effetti tra l'essere in gara per una serata e l'esserlo per una vita.

 

 

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